I diamanti da investimento a differenza delle pietre utilizzate per il classico anello solitario rispondono a requisiti legati al mercato degli investimenti finanziari in pietre preziose. Leggi la guida per conoscerne caratteristiche, tipologie, e come scegliere i diamanti per investire soldi in base a criteri di capacità remunerativa, prezzo d’acquisto, budget e corretta informazione per il consumatore.
Tutti i diamanti si caratterizzando senza dubbio per la loro rarità, ma ve ne sono alcuni particolarmente preziosi ed proprio su questi che consigliamo di investire i vostri soldi. Capire che tipo di diamante si sta per acquistare è un’operazione non banale, che tuttavia può essere appresa tenendo in buona considerazione le caratteristiche che conferiscono valore economico ai diamanti, cioè carati, purezza, colore, taglio. Le quattro caratteristiche del diamante sono propedeutiche a far divenire un acquisto un buon investimento per il futuro.
Iniziamo con i carati: questa infatti è l’unità di misura con la quale si misurano i diamanti. Il termine deriva da carrubo, il seme che anticamente veniva utilizzato, per via del suo peso regolare, per pesare le gemme. Dal 1914 il sistema di misura è stato unificato, e il carato fissato alla misura standard di 0,20 grammi.
Ogni diamante è diverso, proprio perché esso ha origine in natura. Anche se a prima vista possono apparire tutti uguali, i diamanti in realtà hanno al loro interno delle disomogeneità uniche per ogni esemplare che ne definiscono la purezza. Tali aspetti, chiamati inclusioni o anche caratteristiche interne, determinano a causa del loro ripetersi, la luminosità e la trasparenza del diamante. La purezza del diamante viene misurata da alcune sigle:
FL: indica un diamante privo di inclusioni, e pertanto un diamante purissimo
VS1 – VS2: diamante leggermente meno trasparente, con piccole impurità interne, visibili con lente di ingrandimento
IF: diamante con nessuna particolare caratteristica visibile con lente di ingrandimento
SI1 – SI2 :il diamante di questo tipo presenta alcune leggere disomogeneità visibili sempre con la lente di ingrandimento
VVS1 – VVS2: benché non visibili ad occhio nudo, le impurità presenti in questa categoria di diamanti sono di scarsa rilevanza
P1-P2-P3(I1-I2-I3): è il diamante meno pregiato e trasparente, con inclusioni chiaramente distinguibili anche senza lente di ingrandimento.
Le scale di individuazione della purezza dei diamanti sono quattro, anche se la più utilizzata, in basa alla quale sono rinvenibili le sigle appena menzionate, è la GIA potrete tuttavia trovare classificazioni in scala IDG,CIBIJO, SCAN DN. Il diamante più pregiato, come si è detto è quello FL ( nella scala GIA), mentre per gli altri parametri questo livello può essere indicato con le lettere IF (internally flawess) o loupe clean ( puro alla lente)
I diamanti più ricercati per un buon investimento e ritorno economico sono quelli che hanno pochissime, se non nulle, sfumature di colore. La scala di colorazione segue le lettere dell’alfabeto: si va da quelli completamente privi di colore, molto rari e ricercati (D, E, F, G, e H), a quelli che invece hanno qualche piccola sfumatura (I, J, K, o L), fino ad arrivare a quelli con colori più intensi (indicati con le lettere dalla M alla Z). Vi sono poi diamanti classificati oltre la Z, che vengono definiti fancy: anche questi, proprio perché molto rari, sono altrettanto ricercati, sebbene abbiano colori intensi.
Passiamo ora al taglio del nostro diamante da investimento, questa caratteristica è sicuramente fondamentale, e tra l’altro è l’unica ad essere determinata dall’uomo: un diamante già di per sé raro acquisirà un valore ancora più elevato se tagliato a regola d’arte. L’importanza di quest’ultima caratteristica si ricollega alla brillantezza del diamante, poiché essa viene influenzata proprio dal taglio.
È fondamentale, per ottenere un diamante di qualità, la precisione con la quale esso viene tagliato, poiché tale operazione ne determina la brillantezza. Benché il taglio a brillante (rotondo) sia quello più noto, il cliente potrà scegliere anche tra forme meno usuali come quelle a goccia, smeraldo, ovale, marquise, fino a quelle più stravaganti e difficili come cuori e fiori, possibili grazie ai sofisticati strumenti moderni.
In particolare, il taglio ovale fa sembrare la pietra leggermente più grande rispetto ad una di equivalente caratura tagliata con forma rotonda (a brillante). La forma a marquise si caratterizza, invece, per la forma allungata e gli angoli appuntiti. Vi è anche il taglio a cuore, decisamente fra i più romantici e molto adatto per regali e occasioni speciali. Il taglio a smeraldo è invece rettangolare o quadrato.